martedì 7 gennaio 2014

SSN: più resa e meno spesa

La sanità si sta evolvendo grazie alla diffusione di “tecnologie” che consentono nuove metodiche diagnostiche e di cura che comportano in molti casi un miglioramento complessivo a fronte di un aumento di spesa, mentre in alcuni casi l’investimento è ripagato solo in minima parte a causa di una generalizzazione acritica.
Questo fenomeno, comune in tutta Europa, in Italia è più acuto perché impatta con una realtà assai variegata e con un sistema che è sottoposto annualmente ad assestamenti per evitare lo sforamento del budget assegnato per legge alle quindici Regioni a statuto ordinario e cinque a statuto speciale.

Nonostante la complessità intrinseca a ogni sistema sanitario, e in particolare a quello di tipo universalistico come il nostro, si deve considerare non solo l’eterogeneità dell'organizzazione sociale e normativa, ma anche il fatto che sulla sanità si perdono o si vincono le elezioni. Infatti, per i cittadini la salute è la cosa più importante, perciò vogliono avere ospedali che funzionano, un buon rapporto con medici e personale sanitario e risposte tempestive.

Tuttavia non si può disconoscere che esiste la necessità di una razionalizzazione dell’impiego delle risorse disponibili che può generare un conflitto tra livelli di assistenza attesi e costi.

Su questo tema dobbiamo ricordare che tanti sono stati gli sforzi compiuti per mettere sotto controllo la spesa e per dare responsabilità ai capi delle strutture mediche e amministrative tant’è che già sono numerose quelle che si pongono a livelli elevati per qualità delle cure, conti in ordine ed efficienza dei servizi.

Dobbiamo altresì richiamare l’attenzione sullo sforzo che gruppi di strutture stanno facendo per attivare un confronto sistematico dei costi dei processi di cura e dei risultati clinici in rapporto alle evidenze scientifiche riportate nella letteratura internazionale.


Senza nulla togliere al ruolo della politica, questo modo di procedere è da incoraggiare perché consentirà di innalzare gli standard di chi arranca e di contenere quel fenomeno che ha fatto nascere la cosiddetta medicina difensiva.

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