domenica 29 dicembre 2013

Perché FARE IMPRESA DIVERTENDOSI

Noi crediamo fortemente all'Italia e alle capacità di ripresa degli Italiani e di tutti coloro che in Italia desiderano stabilire le loro imprese, da qualsiasi parte del mondo arrivino. Questo blog vuole offrire un contributo alle persone che sentono ancora il desiderio di fare impresa in Italia con passione, dedizione, voglia di fare, per soddisfare i propri bisogni e quelli della comunità, per offrire non solo speranze ma certezze alle future generazioni. 


Le nostre imprese stanno affrontando una crisi economica prolungata e le previsioni a lungo termine stimano per l’Italia una crescita più lenta rispetto a quella degli altri Paesi (fonte: Centre for Economics and Business Research, 26/12/2013). Parallelamente le nostre Istituzioni hanno bisogno di aggiornare la loro funzione in modo da affrontare meglio il cambiamento della società.
fareimpresadivertendosi.com si propone come un blog apartitico con l’obiettivo di trattare temi legati allo sviluppo aziendale, al liberalismo e alla solidarietà. Imprenditori, manager e consulenti avranno così la possibilità di confrontarsi su opportunità e problemi tipici della gestione, del mercato e del lavoro; tutti i cittadini avranno modo di affrontare i temi del liberalismo e della solidarietà. La partecipazione al blog è assicurata attraverso il commento degli articoli pubblicati e la proposta di ulteriori articoli da inviare alla redazione via mail: info@fareimpresadivertendosi.com

Perché fareimpresadivertendosi.com? Come noto fare impresa richiede una grande passione, un forte impegno che deriva solo ed esclusivamente dalla volontà di dedicarsi completamente alla missione dell’azienda. Che si tratti di una startup oppure di sviluppare un business esistente poco cambia in termini di impegno assoluto, fisico e mentale, necessari per raggiungere gli obbiettivi, il successo e per superare i team concorrenti. 
Si può fare impresa divertendosi? Si, lo diciamo noi, quelli che hanno condiviso questa esperienza con altri compagni di viaggio, iniziando quando in pochi ci credevano veramente, soffrendo insieme momenti di incertezza e difficoltà, di fatica e preoccupazione, aiutandosi l’un con l’altro, facendosi forza quando i risultati attesi erano incerti e tardavano a venire, fedeli alla causa anche se erano disponibili alternative più accessibili e meno ambiziose. 

Contribuire con il proprio lavoro alla creazione di un’impresa, a far si che il valore aggiunto complessivo supera la somma del valore aggiunto dei singoli, non è solo fonte di soddisfazione professionale, infatti genera un forte senso di appartenenza e momenti di intensa gioia.  Chi ha vissuto tutto ciò, sa a cosa mi riferisco. Che fosse un atleta di una impresa sportiva oppure che fosse un imprenditore o facesse parte di un team aziendale, coloro che hanno vissuto una simile esperienza portano nella mente e nel cuore un bene prezioso, un ricordo unico ed irripetibile, una passione vissuta intensamente: quello che ho chiamato il divertimento del fare impresa.

D’altro canto le imprese italiane pubbliche e private sono, in generale e con poche eccezioni, non abituate a competere, avendo per anni goduto di segmenti di mercato chiusi alla concorrenza, facendo parte di cartelli più o meno noti, ed inoltre sono mediamente poco internazionalizzate. Esse spesso presentano una classe imprenditoriale e dirigente auto-referenziata e poco brillante. Esistono ovviamente eccezioni, imprenditori italiani illuminati che hanno creato gruppi multinazionali di successo, centri di eccellenza, ma purtroppo sono eccezioni e non fanno sistema. Esse non sono in numero sufficiente, come nell’Europa del nord, a trainare il Paese nel nuovo mondo, quello dell’Europa federale unita, sognato dai nostri padri, capace di competere contro la Cina, l’India, gli Stati Uniti d’America, capace di penetrare i mercati emergenti dell’Africa, del Sud America, dell’Asia. 

Inoltre l’Italia è un paese fortemente indebitato, instabile politicamente, con tensioni sociali in ascesa e terreno poco fertile per lo sviluppo delle imprese, risultando così sempre meno attraente per gli investitori stranieri. 
L’Italia è anche un paese lento al cambiamento, che non tiene il passo con altri paesi abituati ad evolversi più rapidamente.  Questo perché l’Italia mantiene antiche rendite di posizione che drenano risorse utili allo sviluppo, presenta una burocrazia penalizzante, sostenuta da tanti piccoli personaggi che si sono trasformati in una moltitudine di centri di potere, creando una situazione svantaggiosa per l’imprenditoria. L’Italia ha un sistema fiscale iniquo ed oneroso, un costo del lavoro ancorato a diritti dei lavoratori insostenibili, uno Stato ingombrante e molto costoso, un costo dell’energia tra i più alti del mondo e, ciliegina sulla torta, un sistema giudiziario lentissimo ed inefficiente quindi inefficace, sanzionato più volte da organismi europei e criticato da leader politici italiani e da imprenditori di primo piano. 

Il risultato è che oggi fare impresa divertendosi è davvero raro, non solo per la crisi economica, ma per la velocità con cui il mondo sta cambiando insieme al modo di competere nei mercati.  Quindi fare impresa divertendosi diventa un paradosso che mira a sottolineare la legittimità delle ambizioni e necessità di tanti di fare impresa in Italia e in Europa, nonostante tutti i paletti e le ingiustizie offerte nel nostro amato Paese. Purtroppo molti che fanno impresa o sperano di sviluppare un’impresa in Italia sentono che sarebbe opportuno e logico lasciare il nostro Paese se vogliono evitare i problemi più o meno noti che il rimanere comporta. Pochissimi sono gli eroi che continuano a investire in Italia e questo blog è la loro casa, ove possano trovare amici e supporto, informazioni e occasioni di incontro.

Il progetto “FARE IMPRESA DIVERTENDOSI " non si propone in concorrenza o alternativa alle aziende e alle istituzioni che si occupano di sviluppare startup oppure che lavorano nelle grandi aree tematiche sociali del liberalismo e della solidarietà. Esso si pone viceversa al loro servizio, cassa di risonanza delle attività suddette, creando una piazza digitale di incontro, di informazione, confronto e supporto.  Esso si posiziona come magazine o edicola digitale specializzata nel fare impresa.   Il formato dei post pubblicati sarà multimediale, con il possibile inserimento di foto, video, link con altri siti, includendo problemi ed opportunità, informazioni utili e consigli, pubblicazioni ed eventi. Lo stile dei testi sarà di facile lettura per consentire la diffusione di pillole di conoscenza di esperti di tutti le arti ed i mestieri del Paese, attori utili e necessari nel mondo del FARE IMPRESA. Tra gli autori, un posto di rilievo sarà lasciato agli imprenditori, ai manager, agli startupper e agli studenti e a tutti coloro che si interessano allo sviluppo del network aziendale e distrettuale.

Questo progetto si avvale della collaborazione di coloro che vorranno mettere la propria esperienza al servizio degli altri e di chiunque desideri aggiungere i propri commenti a supporto o contrario alle tesi esposte nei post. 

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