giovedì 22 maggio 2014

Strategia di Posizionamento nell’Albero Binario del Network Marketing MonaVie

Quando un Distributore Indipendente Monavie ha un nuovo utilizzatore da registrare nell’albero binario, si pone la scelta di dove posizionarlo, sulla gamba destra o sinistra oppure a valle, se queste posizioni sono già occupate. Questo articolo tratta in dettaglio tale scelta, offrendo la soluzione più efficace per sviluppare un albero binario seguendo le procedure MonaVie.
 Lo sviluppo dell’albero di un Network Marketing dipende dalle regole di ingaggio per gli associati e dal sistema dei compensi. Il modello binario, come noto, prevede solo due posizioni a valle di ciascun associato, chiamato “Distributore Indipendente” o DI. In MonaVie ai consumatori ricorrenti, che non desiderano essere coinvolti nel business, viene data la possibilità di essere registrati a latere di ciascun DI come “Utilizzatore Preferenziale” o UP, ai quali viene data la possibilità di acquistare agli stessi prezzi del DI. Settimanalmente MonaVie paga a ciascun DI un valore per ramo proporzionalmente pari al valore minore corrispondente ai due rami, riportando alla settimana successiva la differenza di quanto non pagato.  I valori di calcolo per ramo sono pari alla somma di fattori guadagnati quali bonus di registrazione di altri DI e valori proporzionali al consumo di prodotto da parte di DI e UP posizionati a valle. E’ evidente l’interesse quindi di ciascun DI di passare parola e convincere altre persone a registrarsi come UP, o, meglio ancora, come DI, per fare in modo che il prodotto sia provato ed utilizzato e che, a loro volta, questi invitino altre persone a fare lo stesso. Affinché MonaVie riconosca e paghi settimanalmente il valore minore per ramo, ciascun DI deve soddisfare tre condizioni: aver acquistato un minimo di stock iniziale di prodotto in un’unica soluzione, dare il consenso per l’acquisto mensile di prodotto in automatico per il consumo e per farlo provare a terzi ed aver associato almeno due altri DI, uno sul proprio ramo sinistro e l’altro sul destro. In tal modo DI diventa Stella e può occuparsi di fare lo sponsor ad altri ed aiutarli a farli diventare Stella a loro volta.

Con il passare del tempo, man mano che altri si associano, in genere, si formano un numero cospicuo e crescente di rami, ove alcune formazioni sono più dinamiche di altre. Relativamente a ciascun DI, viene definito “ramo di potenza” o "power leg", quello che prosegue nella stessa direzione del proprio DI sponsor, mentre “ramo prelievi” o "profit leg" quello ad esso ortogonale e alternativo. Occorre notare che tale definizione è relativa al singolo DI. Quindi un ramo può essere di potenza per un DI e prelievo per un altro.  
La maggiore efficacia del sistema dell’albero binario si ottiene quando ciascun DI può concentrarsi su un singolo ramo, detto appunto ramo prelievi, che darà luogo ad immediato incasso. Questo accade quando il ramo di potenza avanza senza il proprio apporto, a parte quello iniziale. Viceversa il sistema sarà meno efficiente quando ciascun DI dovrà preoccuparsi di far avanzare due o più rami contemporaneamente. Ora vediamo il perché. 
Se ciascun DI posiziona i suoi primi tre DI sul proprio ramo di potenza, condividendolo con loro (stessa direzione) e chiede a quest’ultimi di fare lo stesso, pur considerando che non tutti saranno capaci di sponsorizzare fino a tre persone, esistono comunque buone probabilità che il ramo di potenza avanzi all’infinito. Qualora nel tempo, i DI nuovi registrati sul ramo di potenza non fossero in grado di fare ciò, saranno i DI più efficienti a monitorare la situazione ed aggiungere altre persone se necessario. In ogni caso, a parte questa eventuale emergenza, se tutti seguissero questa disciplina, inserendo almeno tre nuove persone sul proprio ramo di potenza, questo continuerebbe a crescere nel numero di DI associati. L’auspicato quarto DI sponsorizzato ed altri a seguire, dovranno successivamente essere posizionati sul proprio ramo prelievi, alternativo al precedente. In tal modo ogni consumo sul ramo prelievi, più debole per definizione, in quanto all’altro contribuiscono in tanti e con i primi contatti, quelli più caldi, corrisponderà un immediato incasso di denaro. Non solo, ma ciascun DI si sentirà parte di un team con il quale condividerà il ramo di potenza e l’interesse a partecipare a riunioni, presentazioni, discussioni, potendo rimanere aggiornato con il minimo sforzo e senza mai sentirsi solo ed abbandonato. 

Qualcuno potrà obiettare che gli amici iscritti lo aiutano indipendentemente da come è posizionato sull’albero: ebbene ciò può valere in alcune situazioni, ma, quando l’albero cresce, aiutare tutti diventa un lavoro e se non c’è un interesse comune, si tratta di un lavoro non remunerativo e quindi non sostenibile nella maggior parte dei casi.

Rispetto a questo ideale albero binario, viceversa, sono molto meno efficienti gli alberi sviluppati posizionando i primi DI a riempire i vuoti più vicini, ad esempio sui due rami al fine di qualificarsi Stella il prima possibile, senza avere vantaggi reali, se non quello di poter guadagnare una cifra infinitesimale, senza alcuna visione complessiva. Alcuni pensano che non cambi nulla se i primi due DI sponsorizzati vengano posizionati sui due rami e con i successivi si può seguire tale strategia. In tal caso essi dimenticano che la maggior parte delle persone riescono ad inserire due persone, i contatti più caldi, e poi si fermano. Inserendo solo due DI, lo sponsor non potrà guadagnare da un albero binario, a meno che non inserisca due DI capaci di coinvolgere almeno altri 6 ciascuno, uno a destra ed uno a sinistra, cosa alquanto utopistica.  Coloro che hanno difficoltà a coinvolgere gli altri, è meglio che contribuiscano all’albero di potenza, agevolando gli altri, ricevendo in cambio affiancamenti sul campo, informazioni e consigli.

Vediamo cosa succede se un albero è stato riempito con la logica errata di riempire gli spazi più vicini e, ad esempio, un DI rimane inattivo, situazione molto frequente: quel DI rimane da solo, senza avere altri DI direttamente interessati a contribuire allo sviluppo di quel ramo posizionato uno o due livelli sottostanti, del quale non hanno interesse alcuno. In sostanza è stato creato un mini ramo di potenza, su cui forse si è nel tempo attaccato qualcuno, che non da alcun risultato. Lo stesso succede ad eventuali DI a valle rispetto alla posizione del DI inattivo. L’unico modo per risolvere tale problema è che il DI sponsor aggiunga un terzo ramo di lavoro ai suoi due ufficiali, ove dovrà aggiungere nuove persone per fare in modo che si crei un piccolo team attivo, un nuovo focolaio. Se, nel tempo, altri diventano inattivi, altri rami su cui lavorare si aggiungeranno con la stessa logica, finché il DI sponsor, per quanto bravo, non avrà tempo per seguire tutti e non avrà un numero sufficiente di nuove persone per alimentare un crescente numero di rami. Tra l’altro il numero dei rami di lavoro non dipende da lui ma dal numero di DI, non presenti sul proprio ramo di potenza, che diventano inattivi nel tempo.

L’albero riempito casualmente è quindi meno efficiente del primo schema sopra descritto, soprattutto perché non si sviluppa lo spirito di gruppo e la collaborazione tra i DI e non concede ai più deboli alcuna azione di recupero, facendo crescere a dismisura i rami in cui è richiesto il contributo di DI sponsor. 

Altra conclusione è che per iniziare un nuovo ramo, quello dei prelievi, è meglio inserire ai primi posti persone che hanno competenza e relazioni per fare in modo che anche questo ramo si possa sviluppare come proprio ramo prelievi e loro ramo potenza.

Non sempre i DI riescono a registrare altri in numero cospicuo e spesso non sono disponibili a identificare e lavorare sulla proprie aree di miglioramento davanti ai loro amici. Non mettendosi in discussione, la maggior parte delle persone riesce al massimo ad inserire 1 o 2 altri (contatti caldi) e li si ferma. Invece un albero davvero efficiente ha necessità che ciascun DI inserisca almeno 6 altri, 3 nel ramo di potenza e 3 in quello prelievi, per quanto esposto sopra.  Tutti possono diventare DI capaci di sponsorizzare 6 altri DI o oltre, ma devono dedicare tempo, studiare e lavorare sodo, come in qualsiasi altro lavoro. Condividendo il proprio ramo di potenza con un ampio numero di persone, certamente possiamo fare in modo che i più bravi affianchino gli inesperti. Questo è il vero valore aggiunto del Network Marketing: creare team di lavoro affiatati che si aiutino l’un con l’altro, creando un valore aggiunto complessivo superiore alla somma dei singoli. 


In conclusione, è vero quanto afferma MonaVie che offre la possibilità a tutti di aprire un’attività, equivalente ad una piccola impresa individuale, ad un costo tutto sommato esiguo, ma non si tratta di un lavoro facile ed occorre impegnarsi, partecipare e seguire alcune buone linee guida per trarne il massimo guadagno.  

3 commenti:

  1. Il piano compensi è cambiato e non è obbligatorio avere l'autoship attivo.

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  2. Anonimo14:40

    sono iscritta da 3 settimane sono attiva (STAR250) ed ancora non ho visto un EURO

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  3. Anonimo11:29

    martedì sera vado a una riunione di Monavie sono molto indeciso se entrare oppure no avete un consiglio?

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