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giovedì 19 dicembre 2013

In previsione dell'abbassamento delle temperature previsto nei prossimi giorni, il Comune di Parigi ha deciso di attivare il piano "grande freddo" e di aprire i centri sportivi e i municipi di alcuni arrondissements (zone, rioni) per accogliere i senza tetto. 
Anche quest'anno, in accordo con il governo, il Comune di Parigi aumenta i mezzi a sua disposizione (umani e economici) per dedicarli ai senza tetto.

Piu' di 1000 posti letto saranno messi a disposizione dei senza tetto, che saranno accolti dagli agenti volontari del Centro d'Azione Sociale della Città di Parigi ( CASVP). 

I servizi creati l'inverno scorso - servizio medico fornito dai medici in pensione facenti parte dell'associazione " Les Transmetteurs", la coordinazione sociale fornito dai lavoratori sociali della CASVP per facilitare l'orientamento e il follow-up delle domande di alloggio - saranno rinnovati quest'anno. 

In piu' il Comune di Parigi ha previsto anche di aumentare il numero di squadre mobili di volontari che durante tutto l'anno aiutano prestando assistenza ai senza tetto che si trovano nei parchi e per le strade di Parigi (http://www.paris.fr ).



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La Francia, come l'Italia, è famosa per il suo grande settore pubblico e la sua amministrazione burocratica rigida. Tuttavia in Francia, negli ultimi anni, ci sono state molte iniziative (agevolazioni fiscali, sussidi, concessioni, legislazioni semplificate) per incoraggiare la creazione d’imprese e il lavoro autonomo.

Tra le leggi che hanno lo scopo di accelerare lo sviluppo di piccole e medie imprese e del lavoro autonomo in Francia, esiste dal 2004 la legge sulle start up innovatrici (Jeune Entreprise Innovante, JEI) che appartiene alla categoria PMI (Piccole e Medie Imprese). 
Una JEI che investe almeno il 15% del suo budget in Ricerca e Sviluppo (R&S), che impiega massimo 250 persone e che ha un fatturato annuo inferiore a 40 millioni di euro, puo' beneficiare dell’:

Esonero delle tasse sociali per 8 anni
Esonero delle tasse aziendali per 8 anni
Esonero delle tasse di reddito per i primi 3 anni di profitto e al 50% nei seguenti 2 anni fino a €100.000
Esonero totale delle tasse sulla plusvalenza delle azioni della JEI tenute almeno 3 anni.

Questo statuto ha reso la Francia piu' attrattiva e piu' competitiva per le società innovatrici, anche straniere. Ogni società che ha optato per questo statuto ha visto delle riduzioni notevoli delle loro spese, in particolare dei costi operativi. 

Purtroppo pero' in Italia tutti i governi che finora si sono succeduti non hanno offerto misure concrete e risorse sufficienti allo sviluppo delle start up, nonostante le imprese in fase embrionale costituiscano un asset competitivo strategico per il nostro Paese.


Un altro esempio della volontà del governo Francese di aiutare lo sviluppo del lavoro autonomo é la creazione dello statuto dell'Auto-Entrepreneur (Autoimprenditore).

Dal 2009 infatti, la creazione e la gestione di una Impresa Individuale (EI, Entreprise Individuelle) o di una Impresa Individuale a responsabilità limitata (EIRL, Entreprise Individuelle à Responsabilité Limité) sono state molto semplificate. 
Basta infatti riempire un solo formulario (anche via internet) di inizio di attività per dichiararsi presso tutti gli uffici pubblici sociali e fiscali.
Questo formulario é disponibile presso l'agenzia nazionale di formalità delle imprese (CFE, Centre de Formalités des Entreprises) che centralizza le procedure burocratiche.

I vantaggi dello statuto di Autoimprenditore sono:

L'esonero della fatturazione dell'IVA
L'esonero temporaneo del pagamento della tassa professionale 
Il pagamento forfettario degli oneri sociali

C'é pero' un limite di fatturato annuo da rispettare per poter rimanere Autoimprenditore, che é di 32,600€ per un'attività artigianale o liberale, e di 81,500€ per un'attività commerciale.


 Dove trovare ulteriori informazioni / Links utili:  Agence Pour la Création d’Entreprise (http://www.apce.fr/ ), Chambre de Commerce et d'Industrie (http://www.cci.fr/ ), Portail de l'autoentrepreneur (http://www.lautoentrepreneur.fr/ ).
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lunedì 16 dicembre 2013

Non è possibile che il governo continui a tagliare fondi e non pensi ad aiutare i nuovi artisti, dando supporto alle scuole, ai set cinematografici, ai canali di distribuzione, recuperando cinema e teatri storici. Mentre in Italia chiudono in tanti, troppi, in Francia il cinema ed il teatro rappresentano arti strategiche del paese, ricevendo fondi dallo stato e supporto in infiniti modi. Basti pensare che in Francia tutti i cinema, anche i più piccoli, sono stati digitalizzati senza la chiusura di nessun esercizio.

Perché in Italia chi si occupa di cinema e teatro è troppo spesso lasciato solo? L'arte in Italia non è una cosa in più, non è qualcosa di cui possiamo fare a meno. Fa parte della nostra vita, del nostro modo di essere. La cultura non è un optional.
La ciliegina sulla torta è vedere i telegiornali televisivi della RAI che promuovono l'ennesimo movie americano. Con tutto il rispetto per la loro industria cinematografica, ma perché non pensiamo ai nostri amici artisti ed imprenditori del settore?
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